Psicologa Clinica Perinatale

Il sostegno psicologico nella genitorialità:

uno spazio necessario

Diventare genitori non è solo un evento biologico, ma un processo psicologico profondo, che trasforma l’identità individuale e relazionale. Il puerperio, spesso ridotto alla sua dimensione fisica, è in realtà un tempo interiore di grande intensità, in cui emergono emozioni, dubbi e paure che meritano ascolto e legittimazione.

Come scriveva Donald Winnicott, «non esiste il bambino, esiste il bambino con qualcuno», sottolineando quanto la relazione affettiva con chi si prende cura di lui sia fondativa e reciproca. In questo senso, sostenere la madre, il padre o i caregiver significa sostenere anche il neonato, offrendo contenimento, comprensione e fiducia nel proprio modo unico di essere genitore.

Nel percorso perinatale, possono affiorare vissuti ambivalenti: gioia, amore e senso di pienezza si intrecciano spesso con solitudine, senso di inadeguatezza o dolore legato a esperienze passate. Come ricordava Françoise Dolto, «il neonato è un essere di parola», e anche gli adulti che lo accompagnano hanno bisogno di “parola” per elaborare ciò che stanno vivendo, per raccontarsi, per costruire significati nuovi.

Il sostegno psicologico nella genitorialità offre uno spazio sicuro dove fermarsi, ascoltarsi e riorientarsi. È un tempo per dare voce alle emozioni, rielaborare aspettative, affrontare difficoltà come la depressione post-partum, la fatica nel legame, la paura del parto o i cambiamenti di coppia. Ma è anche uno spazio creativo, dove può nascere una nuova consapevolezza del proprio ruolo, del proprio corpo e della propria storia.

Accogliere questi vissuti con uno sguardo empatico e competente non significa “curare” ciò che non va, ma sostenere il processo trasformativo della genitorialità, nella sua unicità e complessità.